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Quand’è stata l’ultima volta che hai davvero imparato qualcosa?

Stefano in split jump

Apprendimento consapevole, una trasformazione dentro e fuori

L’apprendimento non ha solo a che vedere con nozioni, ma con trasformazione interiore e apertura al cambiamento. Un invito alla crescita quotidiana, dentro e fuori dal corpo.

Imparare: un gesto quotidiano o un atto trasformativo?

Ti sei mai chiesto quando è stata l’ultima volta che hai imparato qualcosa?

E non parliamo solo di informazioni lette, studiate o ascoltate, ma di momenti che ti hanno toccato, cambiato, lasciato qualcosa dentro. “Imparare” può voler dire molte cose: provare una nuova ricetta, scoprire un percorso alternativo per andare al lavoro, lavarsi i denti con la mano opposta, non arrabbiarsi con quello che ti suona al semaforo. Imparare può voler dire riconoscere un’emozione, cambiare una piccola abitudine, provare un nuovo movimento con il corpo.

Apprendimento accademico vs. apprendimento organico

Spesso confondiamo l’apprendimento con l'accumulo conoscenze. Ma imparare in modo organico e consapevole è diverso: non si tratta solo di “sapere di più”, ma di essere più presenti a noi stessi, più aperti al cambiamento e più sensibili a ciò che accade dentro e fuori di noi.

Questo tipo di apprendimento ha a che fare con la trasformazione. Come suggerisce l’etimologia della parola: se qualcosa “in-forma”, inevitabilmente “tras-forma”. Cambia la nostra forma mentale, la nostra postura nel mondo, a volte anche quella fisica.

Apprendere con il corpo, oltre che con la mente

Nel contesto del movimento consapevole, imparare diventa un’esperienza completa: mentale, emotiva, fisica. Quando il corpo esplora un nuovo gesto, anche la mente si adatta. Quando impari a respirare in modo diverso, cambia anche il modo in cui affronti le situazioni. Ogni apprendimento somatico diventa una piccola rivoluzione interiore.

L’importanza di restare curiosi

Aprirsi all’apprendimento vuol dire mantenersi curiosi, vivi, pronti a farsi sorprendere. Non è quindi solo questione di iscriversi a mille corsi, leggere pile di libri o ascoltare più podcast possibile. È piuttosto coltivare l’atteggiamento di chi sceglie di stare nel presente, di osservare, di ascoltare, di lasciarsi attraversare.

Imparare è un atto di libertà

In un mondo che ci vuole sempre performanti e produttivi, imparare con consapevolezza è quasi un atto sovversivo. Vuol dire fermarsi, ascoltare, accogliere. Vuol dire dare valore al processo, non solo al risultato. E, forse, vuol dire anche ricordarsi che la crescita vera nasce da dentro.

E tu? Quand’è stata l’ultima volta che hai imparato qualcosa?

Prova ad osservare le tue giornate con occhi nuovi. Qual è quella piccola cosa che può insegnarti qualcosa? Quel piccolo particolare che puoi provare in maniera diversa. Un gesto, una parola, una reazione? Il corpo sa. La mente segue. Il cambiamento inizia da qui.

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